Descrizione
PER OGNI BAMBINO, UNA CITTÀ AMICA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Tutti i minorenni hanno il diritto di vivere in un ambiente nel quale si sentano sicuri, abbiano accesso ai servizi, possano giocare, imparare, crescere e dove la loro voce venga ascoltata e tenuta in considerazione.
Il Programma Città amiche dei bambini e degli adolescenti, è stato lanciato nel 1996 per rispondere alla sfida di dare attuazione ai diritti dei minorenni in un mondo sempre più urbanizzato e decentralizzato. Il Programma promuove il confronto tra le amministrazioni locali e UNICEF con il fine di sviluppare città sempre più inclusive e capaci di rispondere alle necessità dei minorenni. I bambini e i ragazzi rappresentano il futuro, ma come assicuriamo che possa essere il più luminoso possibile per ognuno di loro? Tutti i minorenni hanno gli stessi diritti, ma non tutti hanno le stesse opportunità.
Le disuguaglianze continuano ad essere profonde, specialmente nei contesti urbani. Mentre il mondo diviene sempre più urbanizzato, sempre più bambini e adolescenti contano sulle loro città e comunità affinché queste agiscano in favore dei loro abitanti più giovani.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un numero sempre crescente di sindaci e amministrazioni locali che si sono attivati per supportare o intervenire in favore dei gruppi di popolazione più vulnerabile, compresi i bambini, i ragazzi e i giovani.
Il Programma Città amiche dei bambini e degli adolescenti, in questi anni ha avuto un ruolo fondamentale nell’incoraggiare le amministrazioni e gli altri stakeholder locali, a rivolgere particolare attenzione per soddisfare le necessità della popolazione più giovane e per assicurare la partecipazione dei ragazzi ai processi decisionali locali, in più di 3000 città in vari paesi del mondo.
COSA SI INTENDE PER PROGRAMMA CITTÀ AMICHE?
Un movimento globale che mette insieme autorità locali, società civile e altri stakeholder locali con lo scopo di costruire città a misura di bambini e ragazzi.
Un Programma che rafforza l’inclusione sociale sollecitando le città a dare priorità ai più vulnerabili. Un Programma che aiuta ad assicurare che nessun bambino sia invisibile.
Un percorso che promuove la partecipazione dei bambini e dei ragazzi. La partecipazione non è solo un diritto: la partecipazione dei minorenni e dei giovani assicura che vengano definite politiche e attivati servizi, attenti alle loro reali necessità. Il Programma promuove il loro coinvolgimento a tutti i livelli del processo di sviluppo locale.
Un cambio di priorità in tutti i processi decisionali locali. Con l’adesione al Programma, un’amministrazione locale riconosce l’importanza di investire sul benessere dei bambini e dei ragazzi.
Uno strumento che permette di tradurre in azione i principi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Tutti i livelli di governo sono responsabili perché sia assicurato che i diritti dei minorenni siano riconosciuti, attuati e garantiti. Il Programma supporta le città nel tradurre questi diritti in politiche.
Un approccio olistico alla sostenibilità che spinge le amministrazioni locali a pensare al più ampio contesto in cui sviluppare il benessere dei minorenni e quindi di tutta la comunità. Sulla base di questo approccio, il Programma propone di affrontare questioni che vanno dall’inquinamento alla promozione del diritto al gioco così come contribuisce a raggiungere tutti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
L’IMPORTANZA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E GLI OBIETTIVI CHE SI PREFIGGE IL PROGRAMMA
Le cinque aree obiettivo relative ai diritti enunciati nella Convenzione ONU sull’infanzia e l’adolescenza, sono alla base di questo lavoro. Un’amministrazione impegnata nel Programma, in base ad una preventiva analisi territoriale della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, individua in quale tra queste aree sia opportuno intervenire prioritariamente. Ecco quali sono:
- Il diritto di essere, apprezzato, rispettato e trattato con equità;
- Il diritto di essere ascoltato;
- Il diritto di accedere ai servizi di base;
- Il diritto di essere protetto;
- Il diritto di aver tempo da trascorre in famiglia e in attività ricreative.
L’amministrazione locale ricopre un ruolo fondamentale perché rafforza la collaborazione tra i diversi settori per migliorare il benessere dei bambini, dei ragazzi e dei giovani. I processi di partecipazione supportano l’esercizio della democrazia a livello locale e contribuiscono a costruire il senso di appartenenza alla comunità. Infatti, i minorenni e le famiglie vengono supportati e le loro necessità trovano risposta nelle politiche locali, nel bilancio e nei servizi. Tutto ciò grazie anche alla società civile che si impegna a promuovere il benessere e i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, essendo un valido interlocutore per lavorare costruttivamente con l’amministrazione locale. Inoltre, le imprese locali, investendo sul benessere dei bambini e dei giovani, contribuiscono a costruire comunità e a rafforzare i processi di sviluppo locale, vedendo riconosciuto l’impegno dedicato.
Vediamo allora quali sono i principali passi da seguire in questo percorso:
- Adottare la delibera di adesione e firmare il protocollo d’intesa;
- Istituire un coordinamento tra assessorati;
- Svolgere un’analisi della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in città che permetta una valutazione ”ante” e ”post” dell’impatto delle politiche intraprese;
- Elaborare una strategia* completa e condivisa individuando le priorità nell’ambito delle cinque aree obiettivo;
- Tradurre la strategia nel DUP e nel bilancio;
- Istituire un organismo di coordinamento tra amministrazione e società civile;
- Implementare la strategia nelle politiche;
- Elaborare un rapporto periodico per valutare e illustrare i progressi realizzati e i passi ancora da compiere;
- Si ottiene l’accreditamento con l’attuazione di tutte le fasi previste (valido due anni).
Questo percorse permetterebbe di raggiungere un risultato incredibile, ma è bene tenere a mente che costruire una Città amica dei bambini e degli adolescenti è un processo in continua evoluzione. Lo scopo non è quello di realizzare tutti gli obiettivi contemporaneamente, quanto piuttosto di perseguire risultati concreti e graduali, che potranno essere implementati e monitorati con un impegno di lunga durata. Una volta ottenuto l’accreditamento, l’amministrazione comunale può ricominciare il percorso per ottenerne il rinnovo. La partecipazione al Programma dimostra l’interesse del comune a lavorare con continuità per il benessere dei bambini e dei ragazzi e di non volere fermarsi ai primi risultati ottenuti.
QUALI SONO, ALLORA, LE STRATEGIE MIGLIORI PER RAGGIUNGERE VERAMENTE QUESTI OBIETTIVI?
Raccolta dati e monitoraggio dei progressi: Realizzare una analisi della condizione dei minorenni, stabilendo obiettivi, monitorando e valutando i progressi e realizzando report pubblici. Attivare un meccanismo indipendente di accountability che includa anche i ragazzi
Promozione della conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: Sensibilizzare tutta l’amministrazione e la cittadinanza sull’importanza di garantire e tutelare i diritti dei bambini e degli adolescenti
Politiche a misura di bambini e adolescenti: Elaborare politiche che promuovano il benessere dei minorenni e stabilire un sistema per valutarne l’impatto
Strategia completa: Sviluppare un piano d’azione strategico completo e condiviso che preveda gli investimenti necessari e le responsabilità nell’attuazione
Bilancio dedicato: Assicurare stanziamenti di bilancio dedicati alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza
Partecipazione: Informare e coinvolgere i bambini, i ragazzi e i giovani rispettando e valorizzando il loro punto di vista e le loro esperienze. Riconoscerli individui titolari di diritti e cittadini attivi e partecipi
Coordinamento e collaborazioni: Istituire un coordinamento trasversale e promuovere collaborazioni con la società civile e altri stakeholder del territorio, così da dare piena attuazione alle politiche a misura di bambino e adolescente